Il drone che ha colpito la base americana in Giordania era un drone di classe Shahed e cioè di produzione iraniana. (Al Jazeera citando fonti usa)

In corso i primi attacchi americani in Siria e Iraq

Da sempre ci occupiamo di analizzare, in parallelo alla situazione geopolitica, la salute dei grandi della Terra. Oggi cercheremo di capire cosa possiamo aver dedotto sulla malattia che affligge Re Carlo III d’Inghilterra. Il comunicato ufficiale della casa reale britannica afferma che durante le indagini propedeutiche all’intervento chirurgico alla prostata il team medico ha riscontrato una patologia che è poi è stata definita come neoplastica. È quindi probabile che il Re sia stato sottoposto ad un esame endoscopico del colon-retto prima o durante la chirurgia prostatica. È altresì possibile quindi che la neoplasia di cui è affetto il monarca inglese possa interessare il colon. Questa possibilità è rinforzata dal fatto che la casa reale britannica ha informato i sudditi che il sovrano ha iniziato terapie regolari (che interpretiamo come calendarizzate), fatto che apre alla possibilità che il sovrano si sottoponga a chemioterapia e/o radioterapia adiuvanti in vista di un possibile intervento chirurgico che in questo caso potrebbe avvenire verso la fine del mese di aprile. Al sovrano britannico vanno i nostri auguri di una pronta guarigione. Questa è un’analisi basata sulle informazioni a nostra disposizione basate su fonti aperte.

Ucraina: il presidente Zelensky ha rimosso il comandante in capo delle forze armate generale Zaluzhny.

Il Segretario alla Difesa americano Austin ha ceduto i propri poteri alla sua vice a causa del protrarsi del ricovero ospedaliero urgente di poche ore fa.

Fonti ospedaliere americane riportano che il Segretario alla Difesa americano recupererà completamente in seguito alla patologia delle vie urinarie che lo ha portato al ricovero. Si parla di una non meglio specificata patologia alla Vescica. È probabile abbia ripreso le proprie funzioni di governo.

Domani a Washington presso la Casa Bianca si riunirà il “gruppo degli otto” del congresso americano per essere informati e discutere di una presente minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Il gruppo degli otto è composto da quattro senatori e quattro rappresentati della Camera che si occupa della sicurezza nazionale e tratta elementi altamente classificati.
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Gli Stati Uniti stanno facendo trapelare la notizia che la Russia starebbe organizzando un dispiegamento operativo di testate nucleari nello spazio. La notizia al momento non può trovare risconti più dettagliati, seguitemi per voi l’evolversi della situazione.

Deceduto in carcere Alexei Navalny

Gli Stati Uniti avrebbero comunicato agli alleati che la Russia sarebbe in grado di mettere in orbita, già quest’anno, un ordigno nucleare. Lo riporta Bloomberg

Il pattugliatore della marina militare russa, affondato nei pressi della Crimea ieri, è stato colpito da droni marini ucraini che nella fase finale del loro attacco hanno capacità di immergersi. Risulta praticamente impossibile eliminarli in questa fase del loro attacco

La Svezia ora fa parte ufficialmente della NATO. Ecco l’atto del segretario di Stato americano depositario del trattato.

28 droni sono stati lanciati in maniera coordinata dagli Houti yemeniti contro obiettivi navali alleati. Tutti i droni sono stati abbattuti.

Dnepropetrovsk: la locale centrale elettrica attaccata da missili da crociera Kh-101 (AS-23 Kodiak)

Mosca: attentato terroristico nella sala concerti del polo fieristico Crocus ad opera di un commando armato con armi automatiche e bombe incendiarie. Il bilancio delle vittime è per il momento di 14 accertati. Più di 100 persone sono state tratte in salvo. La sala concerti è in fiamme e parte del tetto sarebbe crollata.

Brucia il complesso del teatro di Mosca attaccato questa sera. Le vittime potrebbero essere molte più di 40

Sebastopoli: triplice impatto contro un edificio, nessuna esplosione secondaria. Possible attacco ad un centro di comando. Possibili missili Storm Shadow (o similari)

Francia: dichiarato il massimo livello di rischio attentato. La decisione presa dopo il consiglio di sicurezza nazionale convocato d’urgenza dal presidente Macron